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Intelligenza artificiale "made in Europe": Stati membri e Commissione Europea uniti per promuoverne lo sviluppo e l’impiego


17/12/18
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Nell'ambito dell'attuazione della strategia in materia di intelligenza artificiale (IA) adottata nell'aprile 2018, la Commissione ha presentato un piano coordinato predisposto insieme agli Stati membri per promuovere lo sviluppo e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in Europa. In settori come l'assistenza sanitaria la condivisione dei dati - la materia prima per l'IA - sarà volta a migliorare la diagnosi e la cura del cancro.

Il piano propone azioni congiunte per una cooperazione più stretta e più efficiente tra gli Stati membri, la Norvegia, la Svizzera e la Commissione in quattro ambiti chiave: aumento degli investimenti, accessibilità a un maggior numero di dati, promozione del talento e salvaguardia della fiducia. Un maggiore coordinamento è essenziale affinché l'Europa diventi leader mondiale nello sviluppo e nella diffusione di soluzioni di IA all'avanguardia, etiche e sicure.

Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha salutato quest'importante passo avanti dichiarando: "Sono lieto di constatare che i paesi europei hanno fatto importanti progressi. Abbiamo deciso di collaborare per mettere in comune i dati - la materia prima per l'IA - in settori come l'assistenza sanitaria per migliorare la diagnosi e la cura del cancro. Coordineremo gli investimenti: il nostro obiettivo è raggiungere almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro la fine del 2020. È essenziale per la crescita e l'occupazione. L'IA è fondamentale per il nostro futuro e non può essere considerata un optional."


Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali, ha aggiunto: "Come l'energia elettrica in passato, l'intelligenza artificiale sta trasformando il mondo. Insieme agli Stati membri aumenteremo gli investimenti per diffondere le soluzioni di IA in tutti i comparti economici, promuovere le competenze avanzate e massimizzare la disponibilità dei dati. Il piano d'azione coordinato consentirà all'Europa di beneficiare dei vantaggi offerti dall'IA a cittadini e imprese e di competere a livello mondiale, salvaguardando nel contempo la fiducia e il rispetto dei valori etici."

Rappresentanti degli Stati membri, della Norvegia, della Svizzera e della Commissione si sono riuniti nel corso degli ultimi sei mesi per individuare sinergie e azioni congiunte che saranno riesaminate e aggiornate con cadenza annuale. Hanno individuato settori prioritari di interesse pubblico, quali l'assistenza sanitaria, i trasporti e la mobilità, la sicurezza e l'energia, concordando le azioni elencate di seguito.


1. Massimizzare gli investimenti attraverso i partenariati
Rispetto ad altre parti del mondo, come gli Stati Uniti d'America e la Cina, gli investimenti per l'intelligenza artificiale nell'Unione sono modesti e frammentati. Il piano prevede un maggiore coordinamento degli investimenti, che apporterà maggiori sinergie e almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione nel campo dell'IA da oggi alla fine del 2020 e oltre 20 miliardi di euro l'anno da investimenti pubblici e privati nel decennio successivo. A integrazione degli investimenti nazionali la Commissione investirà 1,5 miliardi di euro entro il 2020.


2. Creare spazi europei di dati
Affinché la tecnologia dell'IA possa svilupparsi sono necessari set di dati di grandi dimensioni, sicuri e solidi. Insieme ai paesi europei la Commissione intende creare spazi comuni europei di dati affinché la condivisione dei dati a livello transfrontaliero sia agevole e allo stesso tempo pienamente conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati. Il settore sanitario in particolare può trarre benefici dall'IA: in coordinamento con gli Stati membri, la Commissione promuoverà lo sviluppo di una banca dati comune di dati tratti da esami sanitari, con immagini scansionate anonimizzate, donate dai pazienti, per migliorare la diagnosi e la cura dei tumori mediante l'intelligenza artificiale. Entro la metà del 2019 la Commissione varerà un centro di supporto per la condivisione dei dati, allo scopo di fornire consigli pratici a tutti i soggetti europei che partecipano all'economia dei dati.


3. Promuovere il talento, le competenze e l'apprendimento permanente
Il talento in Europa è essenziale per lo sviluppo e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, ma i paesi dell'UE lamentano la carenza di professionisti delle TIC e di programmi di istruzione superiore specializzati nell'IA. È per questo motivo che la Commissione, insieme ai paesi europei, sosterrà i corsi universitari avanzati in intelligenza artificiale, ad esempio attraverso borse di studio specifiche.


4. Sviluppo di soluzioni di IA etiche e affidabili
L'intelligenza artificiale solleva nuove questioni di carattere etico, ad esempio potrebbe distorcere il processo decisionale. Per infondere la fiducia necessaria affinché la società accetti e utilizzi l'IA, il piano coordinato mira a sviluppare una tecnologia che rispetti i diritti fondamentali e le norme etiche. Un gruppo europeo di esperti, che rappresenta il mondo accademico, le imprese e la società civile, lavora allo sviluppo di norme deontologiche per lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA. Una prima versione di tali norme sarà pubblicata entro la fine del 2018 e gli esperti ne presenteranno la versione definitiva alla Commissione nel marzo 2019.

Tale piano coordinato presenta le azioni che saranno avviate nel 2019 e nel 2020 e verrà riesaminato e aggiornato ogni anno. Un ruolo importante verrà svolto da AI Watch, il servizio della Commissione in materia di IA, che contribuirà a monitorare l’attuazione del piano e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Europa.

Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-6689_it.htm 

TAGS: sanità, Commissione europea, articoloblog, Intelligenza artificiale, datasharing, artificial intelligence
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