Il 15 aprile è la Giornata della ricerca italiana nel mondo
13/04/21
I ricercatori italiani all’estero sono una vasta comunità. Un sondaggio informale tra le diverse Sedi diplomatiche ne ha contati più di 33mila.
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I ricercatori italiani all’estero sono una vasta comunità. Un sondaggio informale tra le diverse Sedi diplomatiche ne ha contati più di 33mila.
La ricerca italiana nel mondo fa festa. Per ricordare la data di nascita di Leonardo da Vinci, si celebra il 15 aprile la Giornata della ricerca italiana nel mondo. Un momento per per festeggiare i ricercatori e gli accademici italiani all’estero e soprattutto per ringraziarli e per dare loro una visibile prova che il Paese, pur lontano, è loro vicino. In programma oltre 80 iniziative organizzate quest’anno dalla rete diplomatico-consolare all’estero.
Guardando ai dati: l’Italia è al 7° posto nelle classifiche mondiali per numero di pubblicazioni scientifiche e di ricerca, nonché all’8° posto per la qualità di queste pubblicazioni (Scimago). I ricercatori italiani all’estero sono una vasta comunità. Un sondaggio informale tra le diverse Sedi diplomatiche ne ha contati più di 33mila. Il gruppo più grande è quello degli Stati Uniti: dove è stimato lavorino più di 15.000 ricercatori italiani. Seguono il Regno Unito, circa 6000, la Francia e la Germania con circa 3500 ricercatori italiani a testa. Altrettanti si stimano nella penisola iberica. Inoltre 500 sono in Norvegia e sempre 500 dell’Australia; 100 a Singapore, 150 in Giappone, 50 in Cina, 120 in Sudafrica. Presenti anche in Vietnam, in Corea, in India.
La rete diplomatica italiana favorisce la formazione delle associazioni dei ricercatori italiani all’estero; amministra la “Piattaforma Innovitalia”, con la quale mantiene il collegamento dei ricercatori all’estero con il sistema scientifico e tecnologico nazionale e la diplomazia scientifica. Organizza attraverso la rete degli Addetti Scientifici italiani iniziative di aggregazione e condivisione, al fine di favorire collaborazioni e scambi con l’Italia; allo scopo, la rete è stata recentemente incrementata del 50%, e conta oggi 44 esperti accreditati presso le sedi diplomatiche estere di tutti e cinque i continenti.
Nell’ambito di questo impegno a sviluppare in modo aperto il dialogo con i Paesi esteri vogliamo ricordare anche i Protocolli esecutivi di cooperazione scientifico-tecnologica attivati nell’ultimo quinquennio (2015-2020); ci hanno consentito di co-finanziare - con il contributo del MUR, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Ambiente - oltre 1.000 progetti di ricerca e di mobilità di ricercatori tra l’Italia e il resto del mondo.
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