Il motore salute della Toscana: panoramica di un settore strategico
23/06/25
L'analisi di Francesco Mazzini sui settori farmaceutico, dispositivi medici, salute digitale e nutraceutico

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L'analisi di Francesco Mazzini sui settori farmaceutico, dispositivi medici, salute digitale e nutraceutico
Durante gli Stati Generali della formazione ITS nelle Life Sciences, l’intervento di Francesco Mazzini, project manager del Distretto Toscano Scienze della Vita, ha fatto emergere con chiarezza una fotografia completa e aggiornata del comparto life science in Toscana. Non si tratta di un settore tra gli altri, ma di un vero e proprio asse produttivo e innovativo attorno a cui ruotano industria, ricerca e sviluppo territoriale. Come ha sottolineato lo stesso Mazzini: “In Toscana la scienza non è un settore, ma una forza economica strutturale.”
Dal punto di vista industriale, le scienze della vita in Toscana si articolano principalmente in quattro grandi aree: farmaceutica, dispositivi medici, salute digitale e nutraceutica. In ciascuna di queste, la presenza di aziende di rilievo nazionale e internazionale consolida il posizionamento della Toscana come uno dei poli principali a livello italiano.
Il settore farma. Nel settore farmaceutico spiccano gruppi come Menarini, Lilly e GSK, con stabilimenti attivi a Firenze, Siena e Pisa. Queste realtà non solo producono, ma investono costantemente in ricerca, sviluppo tecnologico e internazionalizzazione. Il comparto, da solo, rappresenta una parte significativa della manifattura toscana in termini di export e occupazione.
Il settore dei dispositivi medici. Parallelamente, il segmento dei dispositivi medici continua a espandersi, seppur con una struttura più frammentata. Aziende come Esaote, El.En., Menarini Diagnostics e molte altre operano in ambiti che spaziano dalla diagnostica strumentale alla robotica applicata alla riabilitazione, fino alla progettazione di soluzioni AI-driven per la gestione clinica.
Il settore della digital health. Non meno rilevante è il comparto digital health, in forte accelerazione grazie alla diffusione di tecnologie digitali in ambito sanitario. In Toscana operano player, come Dedalus, Engineering e GPI, che sviluppano sistemi informativi per ospedali e strutture sanitarie, gestendo fascicoli elettronici, analisi dati, sicurezza e interoperabilità dei sistemi clinici.
Il settore nutraceutico. Infine, il settore nutraceutico mostra un crescente dinamismo, con realtà come Aboca e PharmaNutra che hanno saputo coniugare know-how scientifico, sostenibilità e sviluppo di prodotti orientati alla prevenzione e al benessere.
L’importanza della collaborazione. L’integrazione tra ricerca universitaria, sistema sanitario e imprese risulta un elemento distintivo del modello toscano, capace di garantire un’alta densità di innovazione applicata. L’adozione di soluzioni basate su intelligenza artificiale, stampa 3D, sensoristica avanzata e automazione robotica è già una realtà operativa in molti ambiti industriali.
In sintesi, il settore delle life science in Toscana non è solo un ambito formativo o occupazionale, ma un ecosistema ad alta intensità tecnologica, strategico per la competitività e la crescita sostenibile del territorio.
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