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Dispositivi digitali: due progetti toscani approdano in finale a BioUpper


18/01/16
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Parlano toscano i due progetti selezionati da una giuria di esperti per accedere alla fase finale di BioUpper, piattaforma tutta italiana di training e accelerazione.

Entrambi focalizzati su tecnologie digitali in campo life sciences, BrainControl e SIENA Imaging, questi i nomi dei progetti, hanno saputo farsi strada attraverso le diverse fasi del percorso, guadagnandosi la possibilità di partecipare all’ultimo step, l’Accelerator Programme, dal 1 febbraio al 31 marzo 2016. Parliamo di un percorso molto interessante calibrato su ciascun progetto d'impresa sulla base del ciclo di vita del prodotto/servizio proposto, con l’obiettivo di finalizzarne la strategia go-to-market. Partiti in 118, arrivati in 19 alla fase di presentazione dei pitch (8 gennaio), i due team senesi sono adesso tra le 10 proposte finaliste che se la giocheranno per ambire al premio. Il 1 aprile arriverà il verdetto, quando la giuria annuncerà i 3 migliori progetti ai quali verrà assegnato un voucher di 50 mila euro. Ma andiamo con ordine e passiamo a conoscere più da vicino le soluzioni innovative made in Tuscany. 

BrainControl, la tecnologia assistiva firmata Liquidweb che fa comunicare i malati di Sla e i pazienti in stato di “locked-in”, non è nuova al Distretto e ai riconoscimenti; una vera e propria “pioggia” di premi ha investito il team guidato dall’ingegner Pasquale Fedele per il grado di innovatività della soluzione, ma soprattutto per la portata della sua applicazione: offrire a persone tetraplegiche o colpite da malattie paralizzanti la possibilità di interagire di nuovo con il mondo. La piattaforma, composta da un caschetto dotato di una rete di sensori che funziona come un elettroencefalogramma e da un comunicatore/tablet, riesce a leggere ed analizzare i segnali celebrali legati al movimento grazie ad un software innovativo e a convertirli in comandi a tecnologie assistive (per es. comunicatori, dispositivi domotici, carrozzine elettriche, robotica). Per Liquidweb - sede a Siena, affiliazione con l’incubatore TLS e intensa attività di collaborazione scientifica con l’Università - la fase di accelerazione offerta di BioUpper può rappresentare una interessante occasione per approfondire gli aspetti legati al marketing e alla commercializzazione del prodotto. "Il nostro primo obiettivo è adesso far conoscere e rendere fruibile i servizi legati a BrainControl a livello internazionale – spiega l’ingegner Fedele. I test di mercato fatti negli scorsi mesi ci hanno consentito di lavorare sul modello di business, cominciare a conoscere le opportunità e criticità del mercato. Il programma BioUpper sarà utilissimo per affinare tale strategia e ampliare il team per tale scopo. Ovviamente, procede a ritmi serratissimi e con notevoli soddisfazioni l'attività di ricerca e sviluppo, con collaborazioni di eccellenza a livello internazionale, sulle funzionalità che in parte hanno già affiancato il comunicatore della prima versione (tastiera virtuale, feedback emotivi durante il training, eye tracking "easy" etc.) e in parte sono in fase di test e valutazione, come il controllo della carrozzina elettronica e il primo avatar robotico rivolto a pazienti con tetraplegie".

Con BioUpper potrebbe, invece, fare il salto da progetto a startup l’idea di impresa di SIENA Imaging, che vorrebbe lanciare sul mercato un software automatico e semplice da usare, capace di fornire a neurologi e neuroradiologi misurazioni obiettive e precise del danno diffuso (atrofia) e locale (lesioni) del cervello. Il software utilizza immagini di RM ad alta definizione e crea report informativi semplici da consultare. In pratica, il team dell’Università di Siena composto da Marco Battaglini, ricercatore, Giacomo Demurtas, informatico, e Nicola De Stefano, professore di Neurologia presso il dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze, vorrebbe mettere a punto un servizio di analisi centralizzata di immagini di risonanza magnetica cerebrale capace di offrire a neurologi e neuro-radiologi accurati biomarker di danno cerebrale. Marco Battaglini è ottimista sul futuro “perché - dice - i software di quantificazione sono stati già tutti sviluppati e testati, sia in seno all'attività quotidiana del laboratorio QNL (Quantitative Neuroimaging Lab) sia dai maggiori laboratori di neuroimmagini del mondo. Uno dei nostri software, il SIENA - Structural Image Evaluation (with Normalisation) of Atrophy - è stato sviluppato nei primi anni 2000 dal Prof. Nicola De Stefano in collaborazione con il prof. Smith, dell' Università di Oxford e si è imposto come il software più usato per valutare la variazione percentuale di volume cerebrale, un indice importante per monitorare il decorso di malattia e l'efficacia del farmaco in pazienti con demenze - Alzheimer - e Sclerosi Multipla”. La lungimiranza di De Stefano, insomma, tra i primi a livello internazionale ad utilizzare i nuovi biomarker ottenibili con la risonanza magnetica come indici realmente efficaci per descrivere meglio lo stato della malattia, potrebbe essere la solida base scientifica su cui lanciare la futura impresa SIENA Imaging. Al di là del risultato finale, la fase di accelerazione potrebbe rappresentare invece una grandissima opportunità per focalizzare meglio gli aspetti di sviluppo e commercializzazione del software.

BioUpper la prima piattaforma italiana di training e accelerazione nata dalla partnership di Novartis e Fondazione Cariplo, in collaborazione con PoliHub, che finanzia nuove idee di impresa nel campo delle scienze della vita. Obiettivo di BioUpper è quello di valorizzare e premiare le migliori idee per convertire le eccellenze in iniziative imprenditoriali concrete.

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